Alcuni casi di ADHD vengono diagnosticati solo in età adulta. L’ADHD negli adulti si distingue rispetto alla stessa condizione diagnosticata nell’infanzia, attraverso alcuni fattori.
I sintomi possono cambiare durante la crescita e molte persone, inclusi i medici, possono non essere a conoscenza delle differenze che distinguono L’ADHD negli adulti. Per riuscire a capovolgere questa situazione è stata sviluppata una linea guida australiana per l’ADHD, che è basata su evidenze scientifiche ed è aperta al feedback.
ADHD negli adulti: ecco in cosa si distingue
L’ADHD è una condizione che coinvolge il neurosviluppo e che influisce sulle funzioni esecutive del cervello, come la capacità di focalizzare e sostenere l’attenzione, pianificare e organizzare ed esercitare l’autocontrollo.
Il disturbo è stato riscontrato in circa il 6-10% dei bambini ed è la condizione del neurosviluppo più comune diagnosticata durante l’infanzia. Succede però che molte persone con ADHD non ricevono una diagnosi durante l’infanzia, per una serie di motivi, per esempio, sintomi non evidenti, oppure, potrebbero essere stati colpiti e motivati da argomenti accademici, consentendo loro di concentrare e sostenere la loro attenzione sui compiti scolastici.
Si potrebbe altresì trattare di individui con un’elevata capacità intellettuale, il che può significare che è necessario uno studio indipendente minimo per superare le materie scolastiche. Infine, potrebbero aver avuto solo sintomi di disattenzione riconducibili all’adhd come sognare ad occhi aperti o difficoltà a completare le attività, che possono essere meno evidenti dei sintomi iperattivi-compulsivi.
I sintomi dell’ADHD durante l’infanzia, a differenza dei sintomi ADHD negli adulti, si caratterizzano dalla difficoltà a focalizzare l’attenzione, sintomi che si manifesta come il sembrare di non accettare o ricordare le istruzioni dell’insegnante, essere smemorato dei compiti o perdere cose come i maglioni della scuola ed essere disorganizzato con una camera da letto disordinata o un banco scolastico caotico.
I bambini con sintomi iperattivi-impulsivi possono avere difficoltà a stare seduti fermi durante le lezioni scolastiche o quando cenano a casa, essere rumorosi e loquaci, intromettersi nelle faccende di altre persone o interromperle e avere difficoltà ad aspettare il proprio turno.
L’ADHD negli adulti invece si presenta con i sintomi che possono essere ancora presenti ma più interiorizzati e meno evidenti. Ecco alcuni modi in cui i sintomi dell’ADHD negli adulti possono presentarsi in modo differente rispetto all’infanzia:
- Non c’è tempo per fermarsi. Piuttosto che accavallarsi con gli impegni ed essere di conseguenza iperattivi, gli adulti possono provare un senso interiore di irrequietezza. Possono avere difficoltà a rilassarsi e avere una mente costantemente occupata. Potrebbero sentirsi spinti a fare sempre qualcosa e a cercare di essere costantemente produttivi. Questo può significare anche in vacanza, c’è l’incapacità di rilassarsi e la persona ha bisogno di essere impegnata a svolgere un’attività.
- Organizzato, poi sopraffatto per un po’. Piuttosto che essere sempre disorganizzati, gli adulti possono sperimentare periodi in cui sono altamente organizzati per compensare eccessivamente i sintomi dell’ADHD, seguiti da periodi in cui si sentono sopraffatti e non sono in grado di portare a termine le cose. Questo periodo di sopraffazione, che può durare alcuni giorni, può essere dovuto allo sforzo extra necessario per essere organizzato quando si ha l’ADHD.
- Grave procrastinazione. Ciò può comportare un fallimento nel curriculum accademico e la difficoltà a completare le attività lavorative. La procrastinazione può influire sul completamento delle faccende domestiche e sul rimanere gravemente indietro nell’amministrazione della vita in generale, come pagare bollette importanti. Rimandare le cose a un livello estremo, in modo tale che una scadenza imminente si traduca in uno sforzo dell’ultimo minuto da doverlo completare in una notte, tipico nell’ADHD negli adulti.
- Uno scarso senso del tempo. Negli adulti, questo può portare a sottovalutare costantemente di quanto necessitano le cose da portare a termine, causando frequenti ritardi. Una persona potrebbe non tenere conto della pausa caffè e del traffico nei suoi calcoli.
Molti di noi sperimentano momenti occasionali in cui ci sentiamo o agiamo nei modi sopra descritti. Quando si verificano più casi di ciò e provocano impatti negativi significativi in diverse aree della vita, come la nostra capacità di studiare, lavorare, socializzare, prenderci cura della casa, o manifestare una visione di sé negativa, potrebbe essere il momento di considerare il possibilità di valutare una diagnosi di ADHD.
La consultazione pubblica è importante per garantire che le linee guida australiane affrontino questioni rilevanti per coloro che hanno un’esperienza vissuta di ADHD e per coloro che sono coinvolti nella diagnosi e nel supporto delle persone con ADHD. Si spera che queste linee guida possano aiutare le persone a identificare il loro ADHD il prima possibile e ricevere il supporto di cui hanno bisogno per realizzare il loro potenziale.