Di recente, si sente sempre più parlare di una nuova alternativa alla cremazione o alla sepoltura, ovvero il processo di acquamazione, che si sta diffondendo per i padroni di animali domestici i quali, con questa pratica, cercano conforto nel lutto per la perdita dell’amico a quattro zampe, in quanto momento difficile e sconvolgente, indipendentemente dal fatto che quel membro della famiglia avesse quattro zampe, due o addirittura nessuna.
L’acquamazione è anche nota come idrolisi alcalina, o cremazione dell’acqua, dove invece della fiamma, si dice che l’acqua e una soluzione alcalina accelerino il tasso di decomposizione naturale del corpo e lascino dietro solo le ossa.
Secondo il sito Web Compassionate Care Aquamation, la miscela è composta per il 95% da acqua e per il 5% da alcali, e sempre secondo il sito web che ne descrive il funzionamento, la miscela include una base che fa separare l’acqua in idrogeno e ioni idrogeno; questo viene quindi riscaldato a 95,5°C (204°F), abbattendo i resti dell’animale.
Il sito web continua dicendo che questo processo richiede circa 18-20 ore.
Cos’altro sappiamo sull’acquamazione?
Secondo Affordable Burials and Cremations, per i resti umani, il processo può richiedere tra 6-8 o 18-20 ore in base alla temperatura dell’attrezzatura, inoltre prima della procedura, il corpo viene posto in una sacca biologica fatta di materiale organico che verrà scomposto durante il processo.
L’acquamazione sta diventando sempre più popolare a causa della convinzione che sia più rispettosa dell’ambiente rispetto ai tradizionali processi di cremazione e che il processo sembra offrire il 20-30 percento in più di resti che devono essere conservati dal proprietario. La cremazione alla fiamma, al contrario, può richiedere circa 1-3 ore e avviene a una temperatura molto più elevata, pertanto si suggerisce che venga rilasciata più anidride carbonica nella cremazione alla fiamma rispetto all’acquamazione.
Al termine del processo il fosfato di calcio delle ossa può essere trasformato in cenere da conservare in un’urna, allo stesso modo che al termine di una cremazione.
Questo nuovo processo di cremazione ha fatto notizia nel 2022 dopo che l’arcivescovo Desmond Tutu ha richiesto il processo per la sua morte come alternativa più ecologica alla cremazione, inoltre questo processo è legale per gli animali domestici in tutti i 50 stati degli Stati Uniti.
Per quanto riguarda i resti umani, questo vale solo per 28 degli stati degli US, sebbene non tutti gli stati abbiano accesso ai fornitori di acquamazione, inoltre per quanto riguarda il resto del mondo la situazione non è migliore, anzi, ad oggi infatti risulta essere legale in Australia, Belgio (Fiandre), Canada, Irlanda, Messico, Olanda, Sud Africa e Regno Unito; ad oggi è illegale in Italia.
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