Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Cerca
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Lettura: L’acqua che non vedi: cosa nasconde il tuo menù?
Share
Notifica
Ridimensionamento dei caratteriAa
Tech iCrewPlay.comTech iCrewPlay.com
Ridimensionamento dei caratteriAa
  • Videogiochi
  • Libri
  • Cinema
  • Anime
  • Arte
Cerca
  • Scienza
  • Spazio
  • Natura
    • Cambiamenti climatici
  • Curiosità
  • Salute
  • Recensione
  • Tecnologia
    • App e software
    • Prodotti Audio
    • Domotica e IoT
    • Elettrodomestici
    • Guide
    • Hardware e periferiche
    • Notebook e PC
    • Smartphone e tablet
    • Visione Digitale
    • Wearable
    • Cronologia
    • Seguiti
    • Segui
Seguici
  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​
Notizia

L’acqua che non vedi: cosa nasconde il tuo menù?

Esplora l'impronta idrica nascosta dietro ai cibi quotidiani nella nostra dieta. Scopri come frutta, verdura, carne e caffè influenzano il consumo globale d'acqua e impara a fare scelte più sostenibili per il pianeta

Massimo 1 anno fa Commenta! 6
SHARE

Ti sei mai chiesto quanta risorsa vitale sia necessaria per produrre gli alimenti che consumiamo quotidianamente? Oltre a quella che beviamo direttamente, una grande quantità di liquido prezioso è “nascosta” nei cibi che mangiamo. Questo concetto è noto come idro-risorsa virtuale, e le cifre possono essere sorprendentemente alte.

Quando parliamo di dieta e sostenibilità, raramente consideriamo il liquido vitale come una risorsa direttamente collegata alle nostre scelte alimentari. Tuttavia, il concetto di idro-risorsa virtuale ci apre gli occhi sull’immenso volume di risorsa acquatica necessario per produrre i cibi che finiscono sulle nostre tavole. Vediamo alcuni esempi concreti:

  • La carne: un peso pesante nel consumo d’acqua La produzione di carne è incredibilmente idrointensiva. Non si tratta solo dell’acqua bevuta dagli animali, ma anche di quella utilizzata per coltivare il foraggio e mantenere le strutture di allevamento. La carne bovina è in particolare uno dei prodotti più esigenti in termini di acqua: si stima che per produrre solo 1 kg di carne bovina siano necessari fino a 15.000 litri. Altre carni, come il pollo e il maiale, richiedono meno acqua, ma il loro impatto rimane significativo.
  • Frutta e verdura: più leggere ma non trascurabili A prima vista, frutta e verdura sembrano opzioni molto più sostenibili rispetto alla carne, e in molti casi lo sono. Tuttavia, anche la loro produzione richiede una notevole quantità di acqua. Ad esempio, per coltivare un chilogrammo di pomodori, possono essere necessari fino a 180 litri. Anche se questi numeri sono decisamente inferiori rispetto alla carne, è importante considerare l’impronta idrica delle verdure nella nostra dieta, specialmente per quelle provenienti da regioni soggette a stress idrico.
  • Cereali e legumi: l’equilibrio tra nutrimento e consumo d’acqua I cereali come il grano, il riso e il mais, insieme ai legumi come fagioli, lenticchie e ceci, sono pilastri di molte diete in tutto il mondo. Questi alimenti tendono ad avere un rapporto più favorevole tra il nutrimento fornito e l’acqua consumata per la loro produzione. Ad esempio, per produrre 1 kg di riso sono necessari circa 2.500 litri, che è molto meno rispetto alla carne, ma ancora significativo. Integrare legumi nella dieta può essere un modo efficace per ridurre l’impronta idrica, dato che richiedono generalmente meno acqua rispetto ai cereali e sono una ricca fonte di proteine.

Questa panoramica mostra come la nostra dieta quotidiana possa avere un impatto considerevole sul consumo d’acqua. Scegliere di consumare più alimenti a basso impatto idrico e ridurre il consumo di quelli più idrointensivi può fare una grande differenza nella nostra impronta idrica personale e contribuire alla sostenibilità globale.

Leggi Altro

Platino lunare: c’è un tesoro da mille miliardi nascosto nei crateri della Luna
Bannata da TikTok, si dispera fuori dalla sede: il crollo virale di un’influencer
Figure 02, il robot umanoide che smista pacchi meglio di noi?
La mela di Adamo ed Eva: uno studio smaschera definitivamente questa menzogna

Prodotti alimentari e il loro segreto inaspettato sull’acqua

Oltre agli alimenti base della nostra dieta, come carne, frutta, verdura e cereali, ci sono prodotti che consumiamo quotidianamente senza pensare al loro impatto sul consumo d’acqua. Vediamo alcuni esempi:

  • Il caffè e la cioccolata: piccoli lussi, grandi numeri Alcuni dei piaceri quotidiani che diamo per scontati, come il caffè al mattino o un pezzetto di cioccolato, nascondono un segreto: un elevato consumo di acqua nella loro produzione. Per una singola tazzina di caffè, sono necessari circa 140 litri, considerando tutto il processo dalla piantagione alla tua tazza. La cioccolata non è da meno, con circa 1.700 litri di risorsa vitale necessari per produrre solo 100 grammi di questo dolce peccato di gola. Questi numeri riflettono non solo l’idro-risorsa utilizzata per coltivare i chicchi di caffè e le fave di cacao ma anche quella impiegata nel processo di trasformazione.
  • Alimenti trasformati: l’acqua nascosta nella comodità Gli alimenti trasformati sono onnipresenti nella dieta moderna, offrendo comodità e varietà. Tuttavia, questo tipo di alimenti spesso richiede grandi quantità d’acqua nei loro processi produttivi, che includono la lavorazione, la confezione e il trasporto. Un esempio è il pane confezionato o i pasti pronti, dove l’acqua impiegata va ben oltre quella presente fisicamente nel prodotto finale. Questi prodotti possono quindi avere un’impronta idrica sorprendentemente alta, a causa dell’acqua “virtuale” impiegata lungo l’intera catena di produzione e distribuzione.

Questi esempi evidenziano come il nostro consumo quotidiano di cibi e bevande possa contribuire significativamente al consumo globale di risorsa idrica. Prendere consapevolezza di questi aspetti ci può aiutare a fare scelte più sostenibili, optando magari per alternative che richiedono meno liquido prezioso o riducendo il consumo di quei prodotti particolarmente idrointensivi.

Ogni singola scelta alimentare può contribuire a ridurre l’impronta idrica globale. Essere consapevoli del consumo d’acqua legato alla produzione alimentare ci permette di fare scelte più informate e sostenibili.

Piccoli cambiamenti nelle nostre abitudini quotidiane possono avere un grande impatto sull’ambiente.

Condividi questo articolo
Facebook Twitter Copia il link
Share
Cosa ne pensi?
-1
-0
-0
-0
-0
-0
lascia un commento lascia un commento

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer

Copyright © Alpha Unity. Tutti i diritti riservati.​

  • Contatto
  • Media Kit
  • Chi siamo
  • Lavora con noi
  • Cookie Policy
  • Disclaimer
Bentornato in iCrewPlay!

Accedi al tuo account

Hai dimenticato la password?