Una base sulla Luna non vive di moduli e astronauti. Vive di comunicazioni. Senza reti stabili, navigazione precisa e scambio continuo di dati, qualsiasi presenza umana è solo teorica. È da qui che parte l’accordo firmato da Leonardo, Telespazio e dall’azienda americana Intuitive Machines.
L’obiettivo è chiaro: costruire le infrastrutture di comunicazione e navigazione che renderanno operative le future missioni lunari, sia robotiche che umane.
Perché le comunicazioni sono il vero collo di bottiglia sulla Luna

Sulla Terra dai per scontata la connessione.
Sulla Luna no.
Ogni attività richiede:
contatto costante con la Terra
scambio di dati in tempo reale
navigazione di precisione sulla superficie
Senza una rete dedicata, ogni missione diventa più rischiosa, più lenta e più costosa. L’accordo nasce per evitare proprio questo scenario.
Chi ha firmato l’accordo e perché conta
L’intesa coinvolge tre attori chiave:
- Leonardo, protagonista europeo nel settore spaziale
- Telespazio, joint venture tra Leonardo e Thales, specializzata in servizi satellitari
- Intuitive Machines, azienda americana già coinvolta nei programmi lunari della NASA
Questa combinazione mette insieme competenze industriali europee e statunitensi, con un obiettivo operativo, non sperimentale.
LCNS e Space Data Network: due sistemi che devono parlare la stessa lingua
Il cuore tecnico dell’accordo è l’interoperabilità.
Da una parte c’è LCNS, il sistema europeo di comunicazione e navigazione lunare sviluppato da Telespazio all’interno del programma Moonlight dell’Agenzia Spaziale Europea.
Dall’altra c’è lo Space Data Network di Intuitive Machines, nato nel contesto del programma Near Space Network Services della NASA.
L’accordo serve a far lavorare questi sistemi insieme, evitando reti isolate e incompatibili. Senza questo passaggio, ogni missione rischierebbe di essere un caso a sé.
Comunicazioni e navigazione ad alta precisione sulla superficie lunare
Una base lunare richiede molto più di una semplice connessione.
Serve:
posizionamento preciso di veicoli e astronauti
trasmissione continua di dati scientifici
supporto alle operazioni robotiche
affidabilità in un ambiente ostile
Le reti previste dall’accordo sono pensate per essere resilienti, sicure e scalabili, cioè in grado di crescere insieme alle attività sulla Luna.

Un’infrastruttura pensata per più Paesi
Un altro aspetto centrale è l’apertura internazionale.
Le reti non saranno dedicate a un solo programma o a una sola nazione.
L’obiettivo dichiarato è consentire a missioni provenienti da:
Stati Uniti
Europa
altri Paesi
di accedere agli stessi servizi di comunicazione e navigazione. Questo riduce costi, duplicazioni e conflitti tecnologici.
Perché questo accordo guarda già oltre la Luna
Nelle dichiarazioni ufficiali emerge un punto chiave.
Le infrastrutture lunari non servono solo alla Luna.
Costruire reti spaziali affidabili significa porre le basi per missioni più lontane, fino a Marte. La Luna diventa un banco di prova reale per tecnologie che dovranno funzionare a distanze ancora maggiori.
Un passo industriale, non simbolico
Questo accordo non è una dichiarazione di intenti generica.
È un passo industriale concreto verso servizi operativi nello spazio profondo.
Senza reti di comunicazione e navigazione:
non esistono basi permanenti
non esistono missioni coordinate
non esiste esplorazione sostenibile
Ed è proprio questo il motivo per cui l’intesa tra Leonardo, Telespazio e Intuitive Machines conta più di molte missioni singole.