Gli Stati Uniti hanno aggiornato un accordo di lunga data in materia di scienza e tecnologia con la Cina per riflettere la crescente rivalità tra i due Paesi nella competizione per la supremazia tecnologica, pertanto il nuovo accordo, firmato venerdì dopo mesi di negoziati, ha un ambito più ristretto e include ulteriori misure di sicurezza per ridurre al minimo i rischi per la sicurezza nazionale.
Accordo tra Cina e Stati Uniti d’America su scienza e tecnologia, ma in cosa consiste di preciso?
Il Dipartimento di Stato degli Stati Uniti d’America ha dichiarato che l’accordo preserva le protezioni della proprietà intellettuale, introduce nuove salvaguardie per garantire la sicurezza dei ricercatori e “promuove gli interessi degli Stati Uniti attraverso disposizioni rafforzate sulla trasparenza e la reciprocità dei dati.”

L’accordo riguarda solo la ricerca di base e non facilita lo sviluppo di tecnologie critiche ed emergenti, ha spiegato il Dipartimento e tra queste rientrano tecnologie legate all’intelligenza artificiale e al calcolo quantistico, considerate cruciali per la forza economica e la supremazia militare.
Un accordo che ha origini più vecchie di quanto sembri
Il primo accordo di questo tipo fu firmato nel gennaio 1979, quando i due Paesi stabilirono relazioni diplomatiche per contrastare l’influenza dell’Unione Sovietica e quando la Cina era nettamente arretrata rispetto agli Stati Uniti e ad altri Paesi occidentali in ambito scientifico e tecnologico.
L’accordo era stato rinnovato per l’ultima volta nel 2018 ed esteso temporaneamente l’anno scorso e quest’anno per consentire ulteriori negoziati; Washington riteneva che l’accordo non riflettesse più i cambiamenti nelle relazioni tra Stati Uniti e Cina e il crescente peso della Cina nel settore, pertanto il nuovo accordo estende la cooperazione per cinque anni.

Con l’intensificarsi della guerra tecnologica tra i due Paesi, gli Stati Uniti hanno vietato l’esportazione di chip avanzati in Cina e limitato gli investimenti americani in determinate tecnologie che potrebbero potenziare le capacità militari cinesi.
La cooperazione in ambito scientifico e tecnologico si è raffreddata anche nelle università e negli istituti di ricerca dopo l’introduzione, durante l’amministrazione Trump, di un programma per contrastare lo spionaggio cinese; questo programma è stato terminato nel 2022 a causa di numerose azioni legali infruttuose contro i ricercatori e per timori legati al rischio di profilazione razziale.
Come funzionerà questo nuovo accordo
Deborah Seligsohn, professoressa associata di scienze politiche presso la Villanova University, ha affermato che il nuovo accordo porterà a una riduzione dei programmi tra governi, ma che, grazie al suo ambito limitato e alle salvaguardie rafforzate, consentirà di mantenere la cooperazione “in una relazione più complessa.”
All’inizio di quest’anno, il deputato Andy Barr, repubblicano del Kentucky, aveva affermato che la cooperazione durata decenni aveva portato gli Stati Uniti a “fornire una quantità enorme di conoscenze scientifiche e tecnologiche agli scienziati cinesi, costituendo quello che potrebbe essere definito il più grande trasferimento di competenze americane in ambito scientifico e tecnologico della storia.”
Il deputato Gregory Meeks, democratico di New York, ha invece sostenuto che gli Stati Uniti e la comunità globale abbiano tratto beneficio dalle collaborazioni scientifiche, che hanno “prevenuto malattie, ridotto l’inquinamento e approfondito la nostra comprensione della storia della Terra.”

Meeks ha comunque dichiarato di sostenere una supervisione congressuale per garantire che i progetti realizzati nell’ambito dell’accordo siano allineati ai valori e agli interessi degli Stati Uniti.
Caso Trump contro Hwawei, c’entra qualcosa?
Il nuovo accordo si inserisce in un contesto più ampio di rivalità tecnologica tra Stati Uniti e Cina, che ha visto momenti di forte tensione, come il caso Huawei durante l’amministrazione Trump.
Huawei, gigante cinese del settore delle telecomunicazioni e leader nello sviluppo del 5G, è stata al centro di restrizioni severe da parte degli Stati Uniti, con il suo inserimento nella lista per limitare l’accesso a tecnologie critiche americane.
Questo rifletteva le stesse preoccupazioni alla base dell’aggiornamento dell’accordo scientifico: prevenire che la Cina possa sfruttare la cooperazione internazionale per avanzamenti tecnologici in ambiti sensibili come l’intelligenza artificiale e il calcolo quantistico e tali misure, parte di una più ampia strategia di contenimento, evidenziano la crescente attenzione di Washington verso le implicazioni di sicurezza legate alla competizione tecnologica