Un gruppo di ricerca del Laboratory for Cell Biology and Genetics, Rockefeller University, United States, ha sviluppato la prima dimostrazione che l’accorciamento dei telomeri aiuta a prevenire il cancro negli esseri umani, probabilmente a causa del loro potere di ridurre la divisione cellulare. I risultati sono pubblicati su “eLife“.
I telomeri, ossia le calotte terminali dei cromosomi, con lo scorrere del tempo, tendono ad accorciarsi. Questa caratteristica è stata sempre valutata come un processo indesiderato dell’invecchiamento ma la nuova ricerca sta invece dimostrando che esistono anche dei risvolti positivi a questo fenomeno.
Accorciamento dei telomeri: primi risultati dell’esperimento
“I telomeri proteggono il materiale genetico”, ha spiegato Titia de Lange, professore alla Rockefeller. “Il DNA nei telomeri si accorcia quando le cellule si dividono, interrompendo alla fine la divisione cellulare quando la riserva dei telomeri è esaurita”.
Le osservazioni cliniche sembra che supportino questa ipotesi. “La maggior parte dei tumori clinicamente rilevabili ha la telomerasi riattivata, spesso attraverso mutazioni”, afferma de Lange. Inoltre, gli esperimenti sui topi hanno dimostrato che l’accorciamento dei telomeri può realmente proteggere dal cancro.
“I dati mostrano che se sei nato con telomeri lunghi, sei a maggior rischio di contrarre il cancro“, afferma de Lange. “Stiamo vedendo come la perdita della via del soppressore tumorale dei telomeri in queste famiglie porti a cancro al seno, cancro del colon-retto, melanoma e cancro della tiroide. Questi tumori normalmente sarebbero stati bloccati dall’accorciamento dei telomeri. L’ampio spettro di tumori in queste famiglie mostra il potere della via dei telomeri oncosoppressori“.