Lunedì 7 ottobre 2024, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) ha celebrato i suoi 25 anni di attività con un evento al Senato intitolato “25 anni di Geoscienze per la società”, su iniziativa del senatore Antonio De Poli. Questa occasione è stata un momento di riflessione sul contributo scientifico e sociale che l’ente ha fornito nel corso di questi anni, rendendo l’Italia un punto di riferimento internazionale nel campo della geofisica e vulcanologia.
Le parole di Bernini e il riconoscimento di De Poli
Il ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha definito i 25 anni dell’INGV “una storia sorprendente”, sottolineando la capacità dell’ente di unire discipline diverse per studiare i fenomeni sismici e vulcanici. Durante la cerimonia, il senatore Antonio De Poli ha consegnato una targa commemorativa al presidente dell’INGV, Carlo Doglioni, riconoscendo il valore dell’istituto a livello politico e istituzionale. Anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha elogiato il ruolo dell’ente nel suo messaggio ufficiale.
Un contributo alla società e al futuro
Carlo Doglioni, presidente dell’INGV, ha espresso il desiderio che l’ente diventi “un patrimonio di tutti”, promuovendo una maggiore consapevolezza tra i cittadini sui temi legati a terremoti e vulcani. Per continuare a crescere, Doglioni ha evidenziato l’importanza di trovare risorse finanziarie che consentano all’istituto di sviluppare nuovi progetti e modelli per comprendere meglio il nostro pianeta.
L’INGV e il progetto Earth Telescope
Durante l’evento, Doglioni ha anche parlato del progetto Earth Telescope, proposto nello stesso sito in Sardegna dove l’Italia si è candidata per ospitare l’Einstein Telescope, un osservatorio di nuova generazione per lo studio delle onde gravitazionali. Questo progetto rappresenta un ulteriore passo avanti nella ricerca scientifica, puntando a dare risposte innovative sulle dinamiche del nostro pianeta.
L’INGV ha dimostrato in questi 25 anni di essere un punto di riferimento per la comunità scientifica e per i cittadini, ma il futuro dipenderà dalla capacità di attrarre nuove risorse e proporre modelli sempre più all’avanguardia. Cosa ne pensi di questo traguardo?
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