Gli elettori di Seattle, per le elezioni dell’11 febbraio, potranno scegliere se votare tramite smartphone e app dedicata oppure usare il metodo tradizionale. L’esperimento di digitalizzare il voto nasce dall’esigenza di aumentare l’affluenza alle urne degli aventi diritto, poiché il problema della partecipazione politica degli abitanti non solo della città smeraldo ma degli Stati Uniti è abbastanza diffuso.
Seattle ha deciso di fare da apripista per un nuovo approccio al voto, con la speranza di smuovere anche il cittadino più pigro e dargli l’opportunità di non rinunciare ad un suo diritto. La possibilità di esprimere la propria preferenza politica tramite un dispositivo mobile è fruibile dal 22 Gennaio; sarà necessario procedere con l’inserimento dei propri dati sensibili su un sito web dedicato, che verificherà l’autenticità degli utenti vagliando la firma che gli stessi depositeranno sullo smartphone. Sincerarsi che la firma non sia contraffatta non sarà un problema, poiché nello Stato di Washington si vota tramite posta cartacea.
L’esperimento toccherà 1,2 milioni di elettori che sceglieranno un loro rappresentante come membro del Consiglio del King Conservation District, ente che si occupa della gestione del patrimonio naturalistico e delle risorse idriche degli Stati Uniti. La direttrice per le elezioni della contea di King, Julie Wiese, ha dichiarato: “Siamo sempre alla ricerca di modi per migliorare l’accesso e coinvolgere i nostri elettori. Queste elezioni potrebbero essere un passo fondamentale nel passaggio verso l’accesso elettronico per gli elettori in tutta la regione“.
La piattaforma sulla quale gli elettori saranno chiamati ad esprimere le loro preferenze è la Democracy Live, utilizzata per facilitare il voto dei disabili e dei militari. La connessione sarà possibile tramite smartphone o pc e il voto potrà essere modificato prima dell’invio. Con questa iniziativa, Seattle dimostra di essere sempre in prima linea nel campo dell’innovazione, anche se già ci si interroga sulla sicurezza e integrità delle elezioni. C’è infatti la possibilità che le preferenze dei cittadini vengano alterate o manipolate, vista la facilità per gli hacker di introdursi nei database virtuali. Un rischio che vale la pena correre, visto che la storia ci ha dimostrato che nemmeno il voto cartaceo è tanto sicuro.